lunedì

Illustrazione contro la demenza maschile, ideata, come al solito, grazie a post e commenti su facebook, oltre a una chattata epicamente trash con la mia amica Giulia <3
Insomma, dobbiamo sempre accontentarci della <<carne>>, quando possiamo avere frutta&vedura in ogni momento!
Ognuna scelga il suo sex-toy ecologico preferito, in base alle proprie esigenze.
Anche Betty Books Bologna è stato d'ispirazione, con tutti i suoi dildo colorati!
Octopussy RRRiot gRRRl.


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martedì

Antichità.

Spulciando tra le (disordinatissime) cartelle del mio pc, ho ritrovato ciò.
Un'illustrazione eseguita ad un corso di disegno (ero al liceo, al terzo anno, credo) la cui esistenza era stata rimossa dal database del mio cervello.
Realizzata partendo da un autoritratto fotografico di non so bene quale artista.
Insomma, poche informazioni e tanta soggettività!

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Non si sa quale mese del 2007

E scusate l'ignoranza!

Finalmente, sono state recuperate, e portate in salvo come l'antico vaso della pubblicità del Brancamenta!
Le most ignorant tavole a fumetti ever mai realizzate dalla sottoscritta!

In occasione dell' ANTI MTVDAY 8 (2009) presso XM24 (Bologna), sono state esposte su pannelli (ahimè, poi distrutti dagli sbronzoni del banchetto a fianco) nonchè pubblicate su "CONTENUTO SOTTO PRESSIONE, SI PREGA DI NON PERFORARE" edito da Expris Comics giustappunto per il festival, al misero costo di 2 euri.

Insomma, il Calimero con la boccia di Vov ha riscosso un grandissimo successo da parte del pubblico (soprattutto in tardi orari, quando il tasso alcolico, sia dell'autrice che degli spettatori, era elevato), quindi io vi ripropongo queste tavole, per celebrare un festival post-estivi tra i più indegni e attesi, e che ora è tristemente giunto al termine.
(Ma tanto lo sappiamo tutti che l'anno prossimo si inventeranno qualcos'altro..)
Enjoy, e ricordate sempre che << Ignorance is better than boredom >>.

PS: Queste tavole a fumetti sono state realizzate con i materiali più diversi, dall'inchiostro al charcohal alle spugnette per lavare i piatti.
La loro ideazione è avvenuta nel mese di Luglio '09, in una stanzetta di Londra, tra un tatuaggio e una sbronza e l'altra, una corsa in double decker, un incendio a Oxford Street, un concerto dei Social Distortion e un sacco di snakebite e serate rockabilly. Indi per cui, non me ne vogliate!

sabato

Studying Piss.

Poison Idea con "Feel the Darkness" on air, e questo potrebbe già descrivere il mio odierno indice di:
a) Ansia
b) Strippamento su mille pagine di stronzate tecniche per operai maledetti, che noi poveri architetti per qualche arcano morivo dobbiamo sapere alla lettera
c) Disperato bisogno di gettarsi a capofitto nei saldi stagionali
d) Crescente necessità di tatuarsi prima si prendere gli ultimi risparmi natalizi in vestiti (e già un'autocontraddizione è stata sciorinata)..

Insomma, molto banalmente non vedo l'ora di finire questi esami maledetti e passare le giornare a guardare i peggiori film mai visti, ascoltare musica lurida e cazzeggiare, bere, dormire &Co.

Non è comunque questo il tempo propizio, ordunque, tanto per dire che continuo ad avere una vita da artista, oltre a quella da studiosa (ma chi voglio prendere in giro?), smollo qui un'illustrazione disegnata e inchiostrata in meno di tre giorni, durante la preparazione del temutissimo Orale di Fisica.

Piccolo aneddoto: esame sostenuto il 27 Giugno 2010, in PIENA estate, quando i licei sono finalmente chiusi, i pargoli liberi di andare al mare a sguazzare nell'acquetta salmastra di Cesenatico, e most of all, LIBERISSIMI di fare tutto il chiasso possibile e immaginabile nella tratta ferroviaria Bologna - Ravenna, mentre tu sei lì con il tuo quadernone da 13kg a ripetere febbrilmente teoremi e formule con i Magrudergrind   nelle orecchie per non sentire gli schiamazzi e/o la techno emanata dai fottiti cellulari.
Risultato: un eccellente 27 e una sbronza serale degna di nota, perchè tanto sono un genio > /// <

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E più Turbulent Winter Powerviolence!

giovedì

"Stand by Home", BilBolBul 2010

A volte dimenticano.. A volte ritornano..
Prima e Quarta di copertina e illustrazione interna realizzate per la rivista a fumetti autoprodotta da Expris Comics "Stand by Home", uscita sui banchetti dell'Autoproduzione del BilBolBul 2010, e distribuita durante gli eventi autogestiti del festival.
E' stato davvero emozionante e divertente partecipare, e pubblicare (seppur in autoproduzione) alla sola età di 19 anni è una cosa da persone pro.
(La modestia la mettiamo un attimo nel cassetto).

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Giulia A. Romanelli
Febbraio - Marzo 2010

Progetto "Deep Eyes, Illustrazioni dal 1920"

Per gli amici di "Aggiorniamo il blog dopo mesi...", ecco qui il primo lavoro di un progetto su un ciclo di illustrazioni tratto dal cinema Espressionista tedesco.
La cinematografia muta è una delle mie più grandi passioni, sin da quando, all'età di 16 anni (prima che il videonoleggio sotto casa fallisse miseramente), guardai Metropolis, incantata e a bocca spalancata sul tappeto della mia cameretta.

Il cinema muto è qualcosa di ormai dimenticato per i più, ma rimane un punto saldo nella cultura dei meno, ovvero coloro che si appassionano a una determinata forma artistica e hanno la curiosità e lo sbatto di andarsi a cercare lavori "vecchi e muffi", per comprendere l'incipit del tutto, e riconoscerli successivamente come capolavori.

Tuttavia, Bologna è una delle poche città italiane in cui è presente una Cineteca coi co****ni, il Cinema Lumiére (sempre sia lodato), che, oltre a proporre rassegne imperdibili, mostre, eventi di ogni tipo e proiezioni in lingua originale, ogni anno organizza l'Evento credo più atteso dai cittadini bolognesi: Il Cinema Ritrovato.
La suddetta rassegna cinematografica propone gratuitamente una serie di proiezioni con maxi schermo in Piazza Maggiore, con posti a sedere, e, per i ritardatari, le gradinate di San Petronio o il puro e semplice pavimento della piazza (dai, che siam giovani!)

Quest'estate, giunta in Piazza con le mie amiche e un largo anticipo, assieme a qualche birretta, ho assistito con sommo gaudio (e per la ..mmh.. decima volta) alla proiezione di...

<< Nosferatu, eine Symphonie des Grauens >>, del Friedrich Murnau, 1922.

Visione resa a dir poco indimenticabile dalla colonna sonora live dell'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

Insomma, è con l'amore verso la mia città, verso la sua partecipazione culturale, e, perchè no, verso la mia preparazione in merito, che ho deciso di iniziare questo modesto ciclo di lavori, rigorosamente in bianco e nero.



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<< Nosferatu, eine Symphonie des Grauens >>
Giulia A. Romanelli
Luglio 2011
Tempera e carboncino su carta






martedì

Sex Pistols, Punk, Sociologia

Pensieri un po' sconnessi, appunti per un saggio sulle Culture Giovanili che prima o poi nella mia vita scriverò. Il tutto partito da un'analisi sul 1977 e i Sex Pistols.

In 1977 I hope I go to Heaven, 'cause I been too long on the dole,
and I can't work at all.
Danger stranger, you better paint your face,
No Elvis, Beatles or the Rolling Stones in 1977
1977 - The Clash

The Sex Pistols, mai apprezzati appieno da un punto di vista puramente musicale, amati per il movimento di moda-stile-progresso-trasgressione che hanno generato. Per il fenomeno mediatico che sono stati, e che sono tuttora.
Erano dei venduti? Erano dei modaioli?
I punx puritani odierni che rigettano apertamente la commercialità dei Sex Pistols, non avrebbero certo le loro band (vedi Total Chaos, Casualties e pippe varie) se i Sex Pistols non avessero iniziato a "non suonare" e a vestirsi a quel modo.
Il punk è una moda, dalla A alla Z.
Il termine "moda" non è dispregiativo, beninteso, è un dato di fatto, ne siamo tutti parte, ne siamo tutti vittime.
Provate voi ad essere punk senza cresta, braghe in tartan e anfibi. Molto semplicemenente, non lo sarete. Sarete dei tizi che ascolteranno un genere musicale x, come tanti altri soggetti, punto.
Ciò è motivato dalla diffusa morma mentis sociale che tende a standardizzare e catalogare i casi umani dai due stracci che indossano.
Dunque, i punk che tanto aborriscono la moda quanto le etichette sociali, non fanno altro che promuovere loro stessi un'immagine, secondo loro, fasulla del punk.

La "corrente giovanile" è sempre diversa, e farne parte ti rende partecipe di una youth che verrà poi consacrata e analizzata da sociologi futuri.
Questo è ciò che è rimasto del punk, una necessità di appartenenza ad un movimento, ad un gruppo di persone, ad un qualcosa che oggi sia generazionalmente nuovo.
Tenendo conto della traduzione generica di punk ("teppista" et similia), cosa possiamo definire tale, oggigiorno?
Non certo l'assistere alla reunion dei Sex Pistols all'Heineken Jammin Festival, davvero no, nè avere una cresta colorata, un paio di Tiger of London e borchie everywhere.

Se consideriamo il punk come un essere diversi dalla massa commerciale MTViana, rigettare forme etico-strutturali di un ego che ha bisogno di ben altro per nutrirsi, un certo tipo di abbigliamento che si allontana dalla sfilata Vogueiana ma allo stesso tempo attento a non incappare nel vestito sbagliato, allora possiamo parlare di punk nel 2011?
O questo è nato e morto 34 anni fa?

Perchè coontinuo a incappare in documentari sul punk, in saggi in libreria, in magliette dei Clash e dei Ramones da H&M (sottolineo: H&M)?
Perchè il punk è diventato fenomeno commerciale e sociale, ragionevolmente lontano dal 1977, ed i nostalgici mi fanno davvero tanta tristezza.